Benvenuto nel cuore della viticoltura a piede franco, dove passato e futuro si incontrano per dare vita a un modello agricolo sostenibile e identitario.
Questo sito nasce dall’esigenza di riscoprire e valorizzare un patrimonio unico: vigneti non innestati che raccontano storie di biodiversità, saperi contadini e armonia con la terra. Esplora con noi un’Italia vitivinicola autentica, dove ogni vite è testimone di equilibrio tra uomo, natura e tradizione.

Perché nel 2025 sempre più si sente parlare di viticoltura a piede franco,
di vigneti pre-fillossera, di modelli vitivinicoli antichi?

Per rispondere a questa domanda ci siamo voluti interrogare sul rapporto passato/presente/futuro che vede da un lato chi vive di nostalgia mitizzando un mondo perduto e dall’altro chi lo nega in nome della modernità. Quello che è sembrato più sensato è che la via possa essere quella di trovare un modo per recuperare esperienze e sapere con lo scopo di imparare per non rimpiangere, su una strada che possa portare al rinnovamento e non alla rinnegazione.

Più che di nostalgia parliamo, quindi, di retroproiezione, di creatività nuove ispirate dalla tradizione e dal sapere contadino, che ha radici antiche. La viticoltura a piede franco è infatti molto di più di una sorta di residuato bellico, di un monumento storico da conservare o di una rappresentazione museale di qualcosa che ci testimonia l’esistenza di un mondo passato che non ha più senso di esistere.

La viticoltura a piede franco, meglio ancora il modello vitivinicolo che intravediamo nella viticoltura a piede franco, rappresenta la possibilità di affrontare presente e futuro con uno sguardo innovativo che pone le proprie radici nella specificità articolatasi nei secoli sulla base di conoscenze empiriche, ma tangibilmente corrette, e non più partendo dal presunto assioma che vede lo sviluppo come l’inevitabile prevalere della modernità e che spesso lo fa in modo deterministico, quindi come naturale e inevitabile susseguirsi di eventi immodificabile nel loro svolgersi.

In questa ottica la viticoltura a piede franco rappresenta una sorta di splendida anomalia, un’opportunità diversa da questa visione secondo la quale non dovrebbe neppure esistere, il cuore storico dell’Italia vitivinicola dove ritroviamo l’equilibrio tra terra, acqua, viti e uomo. Una utopia che ha un’aria assai concreta e che parla come nessun’altra di identità e di territorio. In questi vigneti, che in alcuni casi sono sopravvissuti alla fillossera e in altri sono stati reimpiantati secondo un modello viticolo antico, si nascondo, inoltre, scrigni di biodiversità; questo è un termine tanto caro alla comunicazione di moderna, ma difficilmente inquadrato nella sua reale importanza.

La vite, infatti, specie quando riesce ad invecchiare “bene”, ha nella sua natura la predisposizione, a seconda delle varietà, di produrre naturalmente cloni la cui importanza è rilevante sia dal punto di vista enologico, perché la loro presenza nei vigneti caratterizza in maniera unica i vini che da quelle uve vengono ottenuti, sia dal punto di vista biologico, perché sono la maggior garanzia di sopravvivenza per la specie.

In questo sito troverai, informazioni, curiosità, cantine e approfondimenti sul mondo del piede franco.